Buoni propositi e desideri

Anno nuovo vita nuova. Anno nuovo dieta! Da domani cambia tutto. Facili entusiasmi dell’anno che è appena cominciato destinati a rimanere li sospesi o, nel migliore dei casi, di essere dimenticati per l’epifania che si porta via non solo tutte le feste ma anche i buoni propositi. Questo accade perché troppo spesso non si tratta di sogni reali o di volontà concrete riferite a noi ma dettate dalle convinzioni sociali o dalle richieste di chi ci vive intorno.

Per questo motivo da anni io mi affido alla parola dell’anno (ne avevo parlato anche l’anno scorso) che è una sorta di bussola che non compie miracoli, bada bene, ma che serve a indicarti la strada in caso di dubbi amletici. Certo sta a te trovarla, farla tua e sapere come sfruttarla al meglio (io anche per il 2018 mi affido alle abilissime mani di Ilaria Ruggeri che per me è il top!).

Un altro esercizio che sarebbe utile fare, ne ho parlato anche nell’ultima newsletter del 2017, è quello dei 101 esercizi di Igor Sibaldi.

Desiderare è bello

Da bambini lo facciamo in continuazione poi, a un certo punto, smettiamo di farlo. Spesso ci sentiamo stupidi a esprimere un desiderio. Al massimo ce ne concediamo un paio d’estate con le stelle cadenti (ehy, se ne ho vista una potrò ben desiderare qualcosa!) o per il nostro compleanno. Nulla di più. Invece, desiderare è una vera panacea per la nostra mente. Ci permette di sognare, stimola la creatività, ci pone obiettivi sempre più interessati e ci spinge a raggiungerli.

L’esercizio è di per se semplice (si fa per dire). Per prima cosa servono due quaderni, uno di brutta e uno per la bella copia.  Nel primo scrivi a ruota libera 150 desideri. C’è chi lo trova difficilissimo chi li scrive in poche ore. Non scoraggiarti se fai fatica e pensa davvero in grande ma fallo secondo queste dieci regole:

  1. Tutti i desideri devono essere espressi con IO VOGLIO, non con io desidero. La volontà dipende da te, il desiderio no. Questo è fondamentale per la buona riuscita dell’esercizio.
  2. Tutti i desideri devono essere reali e misurabili ma pensa in grande, non darti limiti! Certo non chiedere che ti crescano le ali ma puoi chiedere di volare.
  3. Non si utilizza forme negative. Per il cervello è più difficile elaborare il “non”, quindi trova una forma positiva per il tuo desiderio.
  4. I desideri devono essere personali, non chiedere per altri perché non sai cosa vogliono realmente loro, concentrati su i te.
  5. Non si possono chiedere soldi. Questo perchè i soldi sono un mezzo per raggiungere un altro obiettivo, quindi punta all’obiettivo finale: vuoi soldi per viaggiare? Chiedi un viaggio!
  6. Non chiedere amore o sesso (dai lo diceva anche il Genio della lampada ad Alladin).
  7. Non esprimere desideri in serie, crea solo confusione nella tua mente. Chiedi una cosa per volta.
  8. Non utilizzare diminutivi o vezzeggiativiSe chiedi una casetta riceverai quella della Barbie!
  9. Non fare paragoni, voglio essere così o come lui/lei.. anche no, dai.
  10. Non utilizzare più di 14 parole, punteggiatura compresa, per i tuoi desideri. Se scrivi desideri troppo lunghi e articolati sarà difficile per la tua mente ricordarli. Ogni desiderio deve durare un respiro.

Fatto questo e scritti tutti i tuoi 150 desideri copia sul quaderno di bella i 101 con cui desideri iniziare la tua avventura. Sotto ogni desiderio trascritto lascia uno spazio che ti servirà, quando si sarà realizzato, per sostituirlo con uno nuovo della tua lista che, a sua volta verrà sostituito. In questo modo avrai sempre una scorta di desideri da esaudire.

Io ho già cominciato, ti unisci a me?

Se vuoi che il tuo anno sia davvero WOW, ho il workbook che fa per te, pianifica tutto il tuo 2018 e vivi un anno magico!

 

Federica Cantrigliani
hello@federicacantrigliani.it

Sono Federica Cantrigliani, la tua creative ikigai designer. Ti aiuto a costruire il tuo significato, a identificare i tuoi valori, le tue potenzialità e i tuoi talenti per raccontare la tua storia storia, ispirarti ed essere felice nel lavoro e nella vita.

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