Hai trovato la tua WOTY?

eccomi mentre esprimo la mia parola 😉

Nei giorni scorsi mi sono impegnata per concludere incanto, il workbook creato da Ilaria Ruggeri utile per identificare la parola dell’anno, in inglese word of the year (WOTY), ovvero quel concetto che dovrebbe accompagnarti durante tutto il 2017 ispirandoti e aiutandoti a superare i momenti difficili.

L’anno scorso avevo seguito il corso on-line di Susannah Conway, una persona che stimo davvero tantissimo (seguo da anni il suo blog e mi piacciono da impazzire i suoi progetti The August Break e December Reflections) ma che, almeno per me, in ambito parola dell’anno è troppo complicata. Così, alla fine, mi sono trovata una parola più per necessità che come giuda…infatti ho fatto un disastro!

Se vuoi saperne di più ti rimando questo articolo nato da una chiacchierata tra me e Ilaria mentre le raccontavo le mie disavventure con (e la frustrazione per) la mia parola.

Come dicevo, quest’anno seguito incanto mi sono trovata immediatamente a mio agio con gli esercizi del libretto soprattutto per quanto riguarda la parte di visualizzazione e la capacità di approfondire in maniera istintiva alcuni concetti.

Ho iniziato a lavorarci a metà dicembre esaminando con attenzione tutto il mio 2016 (che in realtà a conti fatti è andato meglio di quanto mi rendessi conto). Seguono esercizi di rilassamento e stimolazione guidata utili a metterti in contatto con il tuo inconscio e sintonizzarti con il tuo istinto primordiale. Un lavoro al tempo stesso semplice e complesso che ti aiuta a focalizzare cosa vuoi davvero e quali sono le cose importanti su cui concentrarti. Il mio percorso si è concluso ieri, dopo quasi un mese. Io mi sono presa molto tempo, ma sicuramente non è un lavoro che si fa in cinque minuti: richiede una buona dose di tranquillità, rilassatezza e impegno.

Incanto si conclude con una sessione via Skype insieme a Ilaria che ti aiuterà a focalizzare non solo la tua parola dell’anno ma anche una serie di concetti che ti accompagneranno e sosterranno per tutto il periodo.

Ora, dopo questa lunghissima introduzione, ti svelo la mia parola dell’anno l’ho scelta in inglese per il semplice motivo che questa parola racchiude un duplice significato, mentre in italiano avrei dovuto scegliere fra un concetto e l’altro.

La parola è light con l’accezione di leggero e di luminoso.

La mia esperienza con incanto è stata davvero positiva: già nella parte finale del libro in cui dovevo spiegare le 10 parole a cui mi sentivo più legata i temi luminoso, luce, leggerezza e semplicità continuavano a ripetersi, insieme ai concetti di crescita e illuminazione.

Durante il colloquio finale, poi, tutto mi è stato ancora più chiaro. Una vera e propria illuminazione, per restare in tema. Confermata anche dalle carte che Ilaria ha pescato per me. Light è la mia WOTY!

Ovviamente di persone che fanno questo lavoro e ti aiutano a trovare la parola dell’anno ce ne sono una marea, io stessa come ti dicevo l’anno scorso avevo seguito il minicorso di Susannah, su questo particolare lavoro, ripeto, non mi ero trovata bene, ma il fatto che la mia esperienza non sia stata positiva non significa che non possa essere il percorso ideale per te. In realtà poi puoi guardare anche Christine Kane, Shakti Sutriasa oppure seguire il metodo di Mike Ashcraft & Rachel Olsen. Addirittura c’è chi trova la parola con le carte o con l’istinto facendo un lavoro completamente diverso meno introspettivo ma più legato all’ istintività del momento. Non credo che esista un metodo perfetto per tutti ma credo che ognuno debba trovare il suo.

Una volta identificata la tua parola cosa devi fare?

  1. Analizzala. Chiediti cosa significa davvero per te e come può accompagnarti per tutto il tuo percorso lavorativo e personale.
  2. Utilizzala. Applicala attivamente ogni volta che ti trovi a un bivio nella tua vita. Non solo in relazione al tuo lavoro ma anche alla tua vita privata, alle amicizia, allo sport, a tutto, come se si trattasse di un faro pronto a illuminare la tua vita sotto ogni punto di vista, ogni tanto lasciati guidare dal lei, segui l’istinto e guarda dove la tua parola ha deciso di condurti.
  3. Ripetila. Inseriscila nelle tue affermazioni quotidiane, visualizzala e visualizzati mentre la metti in pratica, ripetila come un mantra durante la meditazione, crea una vision board che possa aiutarti a restare focalizzata sulla tua parola per tutto il periodo.

Infine, per ricordare la tua parola e averla sempre sott’occhio ci sono mille stratagemmi: puoi creare uno sfondo per il tuo telefono con Over o con Notegraphy, oppure disegnarla come ho fatto io, ma puoi anche farti un regalo, dalle ormai famosissime WOTY Pouch di Pretty in Mad alle produzioni in ceramica di NigutinDor a tutto l’universo di Etsy, hai solo l’imbarazzo della scelta.

Io, spero di aver trovato la mia parola guida ideale quest’anno, ovviamente lo scoprirò solo nel corso del 2017…

Tu hai già trovato la tua parola?

Come hai fatto?

 

Federica Cantrigliani
hello@federicacantrigliani.it

Sono Federica Cantrigliani, la tua creative ikigai designer. Ti aiuto a costruire il tuo significato, a identificare i tuoi valori, le tue potenzialità e i tuoi talenti per raccontare la tua storia storia, ispirarti ed essere felice nel lavoro e nella vita.

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